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Ups. Quando vale la pena utilizzarlo? E come sceglierlo?

UPS

UPS. QUANDO VALE LA PENA UTILIZZARLO? E COME SCEGLIERLO?

Il Gruppo di Continuità, anche chiamato Ups o Uninterruptible Power Supply, è una macchina dotata di batterie interne, in genere da 12 volt, che al verificarsi di un’interruzione di corrente fornisce un’autonomia utile a mantenere acceso il nostro computer o qualsiasi altro dispositivo, proteggendo i componenti interni da sbalzi di corrente che potrebbero danneggiare il nostro hardware, soprattutto nelle macchine molto sensibili come ad esempio i server, i pc e le tv.

Il primo vantaggio dell’Uninterruptible Power Supply è quindi quello di poter fornire autonomia al verificarsi di un black out, soprattutto nel caso in cui il nostro dispositivo connesso, come nel caso di un server, non possa subire nemmeno una piccola micro-interruzione che finirebbe per danneggiare o peggio “bruciare” i componenti interni della macchina.

Un secondo vantaggio è sicuramente quello di “pulire” la corrente in ingresso da possibili picchi di tensione presenti normalmente all’interno dei nostri impianti.

L’ups infatti garantisce in uscita una corrente pulita e stabile che proteggerà i componenti hardware del nostro computer, i modem/router, le stampanti, le console, gli scanner e i monitor ma anche altri dispositivi della tua casa come televisori, stufe a pellet, pompe sommerse e altri.

L’elevato contenuto tecnologico di molte delle apparecchiature elettroniche presenti nei nostri ambienti, ormai anche dentro casa nostra, è tale da richiedere un adeguato livello di qualità dell’energia elettrica che alimenta tutto ciò che usiamo se non si vuole correre il rischio di danneggiare le apparecchiature elettroniche più sensibili.

In sostanza, l’ups si interpone tra la presa di rete elettrica e il pc o qualsiasi altro dispositivo che funzioni per mezzo dell’elettricità.

La sua azione è quella di accumulare energia in una batteria quando l’alimentazione dalla rete elettrica è regolare e di entrare in funzione se quest’ultima dovesse interrompersi, rilasciando quell’energia accumulata che ha quindi lo scopo di garantire continuità nel funzionamento delle varie apparecchiature collegate finchè non sarà ripristinata la corretta erogazione di energia elettrica nella rete.

In sintesi, la rete elettrica presenta delle criticità strutturali che possono portare a rotture di hardware o perdite di dati (pensiamo ai blackout o all’energia impura).

Possedere un UPS, che può essere utilizzato sia in casa che in ufficio e può salvare da tutte quelle situazioni in cui la rete elettrica non si comporta bene.

Un gruppo di continuità è molto importante specie se si lavora con determinati strumenti per molte ore; non solo computer ma anche monitor, router, sistemi di archiviazione esterni come i NAS, console e server sono apparecchiature molto delicate e in caso di picchi di tensione o interruzioni immediate di energia elettrica ,con conseguente spegnimento, possono essere molto dannose per le componenti interne.

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Come scegliere un gruppo di continuità?

Acquistando un gruppo di continuità, affidiamo la sicurezza del nostro hardware ad uno strumento impareggiabile nella sua funzione e partendo da questa idea dobbiamo essere sicuri che il prodotto che andremo a scegliere abbia caratteristiche tali da garantire un’impeccabile “servizio” nel sistema in cui andremo ad inserirlo.

TIPOLOGIE UPS

Offline

Gli offline, chiamati anche standby, sono gli UPS della fascia più economica.

Hanno un’autonomia più breve degli altri e non sono sempre dotati di sistemi di protezione da disturbi elettrici o sbalzi di tensione.

Entrano in funzione solamente in assenza di alimentazione elettrica e non filtrano la corrente che arriva direttamente ai dispositivi collegati al gruppo di continuità.

Non vanno bene per apparecchiature delicate e costose come i server aziendali, ma possono essere una soluzione per i PC o il centralino telefonico perché gli apparati dotati di grandi condensatori sono poco sensibili a questo tipo di interruzioni di corrente.

Ideali per ambienti domestici e per il collegamento di sistemi poco sensibili.

Online

Gli online, detti anche a doppia conversione, offrono la protezione più completa possibile.

Le apparecchiature collegate a questo tipo di UPS sono alimentate dalle batterie e non dalla rete elettrica.

Il vantaggio è quello di correggere costantemente tutti gli eventuali sbalzi di tensione fornendo una corrente sinusoidale pura.

Rispetto agli offline possono costare anche due o tre volte di più e sono i più adatti a proteggere server, data center e in generale le apparecchiature delicate e critiche che non possono subire spegnimenti improvvisi per nessun motivo.

Inline

Gli in-line o a linea interattiva, sono la via di mezzo più apprezzata tra i modelli offline e online.

Dotati di un regolatore di tensione che compensa i difetti del segnale d’ingresso e un passaggio al sistema a batteria in meno di due millisecondi, sono perfetti per proteggere apparati collegati a una rete elettrica soggetta a cali e micro-interruzioni di corrente.

Sono la soluzione più scelta per uffici e reti di piccole aziende, coniugando efficacia protettiva ed efficienza di costo economico.

Sono gruppi di continuità molto versatili, nel senso che possono essere installati in casa ma anche in un’azienda di piccole-medie dimensioni.

CARATTERISTICHE


Wattaggio

Questo parametro ci serve per capire quanti e quali dispositivi poter collegare.

Se per esempio abbiamo bisogno di collegare diversi dispositivi, questi non devono superare complessivamente il wattaggio supportato dall’ups e in caso contrario non si riuscirà a gestire il sovraccarico derivato dalla strumentazione collegata.

Un alto wattaggio sarà consigliato quindi a chi deve collegare server o apparecchi multipli in ufficio.

Autonomia

Altro requisito fondamentale è l’autonomia massima che il nostro UPS ci garantisce.

Possiamo trovare modelli che vanno da 5 a 30 minuti.

L’apparecchio, essendo alimentato a batterie, avrà sicuramente un’autonomia inferiore alla durata di un black-out, ma almeno consente di spegnere la propria strumentazione in tutta sicurezza.

Batterie

I gruppi di continuità sono alimentati da batterie 12V e alcuni modelli ne possono contenere due per dare maggiore autonomia al dispositivo.

Per ricaricare le batterie possono essere necessarie da 4 a 8 ore.

Per garantire la perfetta funzionalità del nostro gruppo di continuità è buona norma sostituire la batteria almeno ogni 2-3 anni, a seconda della sua qualità e del suo utilizzo.

 

 

 

 

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