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Monitor Per Pc : i 4 aspetti per scegliere il tuo monitor Ideale

Monitor Per PC: Come scegliere il tuo monitor Ideale

Il monitor è un’apparecchiatura fondamentale, sia per quanto riguarda un pc fisso che per quanto riguarda un ambiente di lavoro da scrivania al quale collegare un notebook. Sceglierlo non è cosi banale come si potrebbe pensare e sono infatti molte le tipologie di monitor sul mercato. Variano non solo per la grandezza (i pollici che sentiamo normalmente nominare) ma per numerosi altri parametri che possono influenzare notevolmente la tua produttività in fatto di lavoro, studio, gioco o relax. In questo articolo di Galagross scopriremo insieme quali sono i principali impieghi per cui vengono progettati i monitor, quali sono le particolarità che li distinguono e le caratteristiche fondamentali da osservare prima di scegliere il proprio monitor ideale. Per scegliere correttamente un monitor, la cosa più importante da considerare è assicurarsi che quest’ultimo sia compatibile al 100% con le uscite video del nostro computer. La maggior parte dei monitor attualmente in commercio dispone di ingressi HDMI e DVI ma in molti casi troviamo anche ingressi VGA e DisplayPort. Più raro invece è trovare display che supportano i collegamenti Thunderbolt. Le porte HDMI hanno varie versioni e ogni versione presenta dei valori differenti per quel che concerne data rate massimo supportato, profondità dei colori o risoluzione massima supportata. I display possono presentare una finitura lucida o opaca e questa distinzione non è affatto trascurabile. Il monitor con finitura opaca evita i riflessi di luce ma sicuramente presenta colori meno vividi dei display con finitura lucida. Altra caratteristica da tenere in considerazione è la possibilità di acquistare un modello dotato di casse audio integrate se si fa dell’audio una prerogativa irrinunciabile.

monitor per pc

Monitor Per PC ideali per lavoro, studio e utilizzi generali

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione.
La digitalizzazione e il progresso tecnologico hanno cambiato il modo di lavorare e hanno determinato la creazione di nuove forme e ambienti di lavoro.
Con la pandemia da COVID-19 e la proroga dello stato di emergenza a tutto il 2021 si è verificata una forte accelerazione a quanto accennato sopra e anche quando avremo finalmente superato questa crisi non si farà più ritorno completamente alle vecchie abitudini che conoscevamo ma sarà molto più forte di prima il ricorso allo smart working e al lavoro agile più in generale.
Questo fa si che diventi cruciale il ruolo delle apparecchiature informatiche di cui ci dotiamo per lavorare da casa e il monitor assume un ruolo di assoluta rilevanza. Dato che capiterà a molti di trascorrere diverse ore davanti al pc per lavoro, pensare di affrontare una giornata piena senza l’ausilio di un valido “partner” per l’interfaccia grafica rischia di essere una scelta dannosa.
Intanto si deve partire dalle dimensioni del monitor e un monitor esterno di grandi dimensioni è ovviamente un indiscusso vantaggio, basta solo pensare alla navigazione e allo scrolling di più finestre.

Con un po’ di pratica, le finestre delle applicazioni più utilizzate si lasciano allineare in maniera rapida e confortevole mediante i tasti di rapida scelta. Lavorare con un monitor desktop rende il lavoro più efficiente, risparmiando tempo. Ed è anche più salutare per l’apparato visivo: testi ed elementi grafici sono più grandi e nitidi. Più grande è lo schermo più spazio è disponibile per le tue immagini e l’allineamento di strumenti e finestre.
Diagonale e risoluzione sono due aspetti molto importanti e per una nitidezza ottimale si consigliano sempre schermi ad elevata risoluzione.
La nitidezza dell’immagine dipende sia dalla risoluzione che dalla diagonale del monitor.
La stessa risoluzione offre maggiore definizione su uno schermo piccolo rispetto ad uno più grande perché lo stesso numero di pixel viene distribuito su una superficie maggiore.
La risoluzione è il numero di pixel orizzontali e verticali presenti su un pannello e da qui deriva una delle grandezze di maggior importanza da considerare che è la PPI (pixel per Inch). Maggiore è la densità di pixel (il cui valore è dato da rapporto tra risoluzione e dimensione del display) migliore è l’accuratezza nel dettaglio.
Nel passato l’impiego di monitor ad alta risoluzione significava andare incontro ad una minore leggibilità dei caratteri e questo effetto era molto presente sui primi monitor 4K.
Oggi i produttori di sistemi operativi e di applicazioni offrono tecnologie molto avanzate per scalare font e menu secondo le proprie esigenze e offrono quindi il vantaggio di una visualizzazione nitida senza dover sacrificare la dimensione dei caratteri.

Monitor Per PC: i monitor da gaming

Ogni Gamer sa bene che è molto importante essere dotati di un monitor all’altezza, non solo per godere della qualità grafica che i titoli odierni sono in grado di offrire ma anche, e soprattutto, per affrontare al meglio le partite online, dove la reattività ed i tempi di risposta sono fondamentali.
Il funzionamento di un monitor da gaming non differisce molto da uno tradizionale ma ci sono delle caratteristiche a cui bisogna prestare particolare attenzione.
Di certo, le prime cose da prendere in considerazione sono dimensione e risoluzione. Se si punta a giocare vivendo esperienze coinvolgenti allora la grandezza dello schermo non dovrebbe scendere al di sotto di un certo valore. Detto ciò c’è una prima considerazione da fare; un giocatore trascorre molte ore davanti al monitor e ciò implica che la prima qualità di un monitor dovrebbe essere proprio quella di incidere il meno possibile sull’affaticamento della vista.
I giochi, con il passare degli anni, sono diventati incredibilmente realistici e quello che chiediamo ad un monitor in questo caso è di dare supporto a questo realismo garantendoci colori brillanti e il più possibile simili a quelli reali oltre ad un movimento fluido di tutti gli elementi grafici. In più chiediamo che vi sia profondità nelle scenografie e che gli elementi siano ben contrastati così da trasmetterci ancora più forte la sensazione di qualcosa di reale, come se stessimo vivendo quell’esperienza dal vivo. Questi sono alcuni dei motivi per cui vale la pena considerare l’acquisto di un monitor dedicato al gaming.
La scelta di un buon monitor gaming viene fatta quindi considerando diversi elementi che sono in realtà molto comuni con quelli considerati quando si deve scegliere un monitor tradizionale. Prima di iniziare, infatti, è doveroso sottolineare che in realtà non c’è una chiara distinzione fra monitor e monitor da gaming. Si definisce un monitor da gaming un monitor che ha alcune caratteristiche – spesso relativamente alla frequenza di aggiornamento o ad alcune funzionalità specifiche – che consentono di ottenere una buona esperienza d’uso con i videogiochi. Nulla ti impedisce, chiaramente, di giocare ai videogiochi con un monitor che non è il massimo negli ambiti appena citati ma, se vuoi la migliore esperienza, devi selezionare molto bene il modello in base a quelle che sono le tue esigenze.
Comprare uno dei migliori monitor da gaming quindi è un investimento sul tuo gaming futuro. Seriamente; un ottimo monitor probabilmente riuscirà a durare anche diversi cambi di setup da gaming. Sapendo ciò, vale decisamente la pena spendere un po’ di più per acquistare il miglior monitor da gaming sul mercato e dopotutto considera anche che dovrà stare sulla tua scrivania per un bel po’ e dovrai stare a fissarlo per altrettanto tempo.
La scelta sul mercato è in continua espansione, con l’ingresso continuo di nuovi fornitori, modelli e caratteristiche. È sicuramente il momento migliore per iniziare a giocare al PC, ma proprio per la grande quantità di opzioni disponibili, trovare il monitor da gaming adatto a te potrebbe rivelarsi più complicato che mai. L’enorme selezione potrebbe metterti in difficoltà e ti scapicollerai tra monitor con tecnologia di screen-smoothing (Nvidia G-Sync e AMD FreeSync), a quelli con una frequenza di aggiornamento visivamente incredibile, che può arrivare anche a 360 Hz.

Monitor Per PC: le 4 Caratteristiche Fondamentali

Per poter individuare con facilità il monitor più adatto alle proprie necessità bisogna tener conto di alcune caratteristiche tecniche fondamentali che distinguono il monitor stesso. Altre caratteristiche invece sono più marginali e oltre a cambiare qualche funzione non ne cambiano la natura. Per prima cosa possiamo dire ciò che va ad incidere maggiormente sul prezzo finale (e di conseguenza sulla qualità) del monitor è in prima battuta la tecnologia utilizzata per realizzare il pannello. Successivamente andiamo ad individuare la risoluzione dello schermo, la dimensione del monitor, ovvero la lunghezza della diagonale che convenzionalmente viene espressa in pollici, lo spazio dei colori ovvero quanti colori è in grado di riprodurre il monitor, la luminosità, l’omogeneità dell’area di visualizzazione, la frequenza di aggiornamento o refresh rate, il tempo di risposta, l’angolo di visuale e il numero di ingressi presenti.

  • Monitor Per PC: Risoluzione e Dimensione della diagonale

Uno degli aspetti che viene considerato fondamentale è sicuramente la risoluzione. E’ necessario dire subito che a risoluzioni più elevate corrispondono sempre dettagli più nitidi. Allo stesso tempo però una risoluzione maggiore è godibile solo se ci sono dei prerequisiti alla base come un pc in grado di fornire un segnale per quella risoluzione e soprattutto pannelli dotati di dimensioni adeguate. In altre parole, la risoluzione e la dimensione della diagonale dovrebbero essere sempre valutate in base all’effettivo utilizzo del monitor.  Risoluzioni al di sotto del FULL HD sono ormai sconsigliate, o consigliate solo per monitor da notebook o di dimensioni esigue ed inferiori ai 22″. Partendo invece da una risoluzione Full HD, termine che si utilizza per indicare un monitor dotato di un pannello con 1920 x 1080 pixel, la scelta della diagonale può ricadere da un minimo di 22 ad un massimo di 27 pollici ed un rapporto d’aspetto consigliato di 16:9. E’ una risoluzione abbastanza universale; può andare bene sia per giocare con i videogiochi sia per guardare dei film ma anche per lavoro d’ufficio e pratiche quotidiane. Risoluzioni più elevate, quindi a partire da 2.560 × 1.440 pixel, chiamata commercialmente Quad HD, oppure Wide Quad HD o semplicemente WQHD, è la risoluzione da cui partire se avete bisogno di un monitor che supera i 27 pollici di diagonale. Queste risoluzioni, in genere, si prestano bene soprattutto per chi ha la necessità di lavorare con foto e video;
Al di sopra della risoluzione WQHD troviamo la risoluzione Ultra HD, chiamata anche 4K, ovvero monitor che hanno una risoluzione di almeno 3840×2160. E’ consigliata per monitor di almeno 30 pollici di diagonale. Queste risoluzioni di solito possono essere impiegate soprattutto in ambito professionale ma, scheda video permettendo, anche per godersi i videogiochi di ultima generazione con il massimo dei dettagli possibili.

  • Monitor per Pc: Tecnologia del pannello

Sono diverse le tecnologie con cui si può realizzare un Monitor per Pc. La tecnologia utilizzata per realizzare il pannello indica il tipo di cristalli liquidi utilizzato nonché il sistema di retroilluminazione impiegato, quest’ultimo solitamente a LED. L’accoppiamento e la qualità dei due sistemi (cristalli liquidi e sistema di retroilluminazione) vanno a determinare l’ampiezza dello spazio dei colori e soprattutto la precisione con cui il segnale video verrà poi riprodotto nella gradazione finale. Da questi e da altri fattori dipendono anche la luminosità, il contrasto e l’angolo di visuale che il monitor in questione sarà in grado di offrire.

La tecnologia  più utilizzata è comunque quella LCD, acronimo inglese di liquid crystal display, che rappresenta la vera e propria tecnica costruttiva. Questa si può basare su tre ulteriori tipologie di LCD. In commercio, infatti, esistono principalmente i pannelli di tipo TN, i pannelli di tipo IPS, e i pannelli di tipo VA. I pannelli con tecnologia TN, acronimo inglese di twisted nematic, oltre ad essere una tecnologia con già qualche anno alle spalle, sono dotati di  una frequenza di aggiornamento normalmente molto maggiore rispetto a quella offerta dai pannelli IPS, un tempo di risposta alquanto minore (non è raro trovare infatti pannelli TN con un tempo di risposta di un solo ms) e molto spesso consentono anche di ottenere una frequenza di aggiornamento che può superare addirittura i 144 Hz, sebbene nella maggior parte dei monitor si attesti su valori attorno ai 50/60 Hz. L’altra grande famiglia di monitor invece è rappresentata dalla sigla IPS, acronimo inglese di in-plane switching; i loro punti di forza riguardano il modo con cui questi sono in grado di riprodurre i colori, cioè fino a 1,07 miliardi di colori contro i “soli” 16,7 milioni dei pannelli TN e gli angoli di visione particolarmente elevati (al contrario dei monitor con tecnologia TN che risentono della resa cromatica e della luminosità guardandoli soprattutto lungo la verticale). I pannelli con tecnologia VA, acronimo inglese di vertical alignment, cercano infine di coniugare i vantaggi offerti da entrambe le tecnologie TN e IPS. Sono divisi in MVA (multi-domain vertical alignment), PVA (patterned vertical alignment), e ASV (advanced super view). La differenza principale rispetto alle altre tecnologie è che un pannello VA ha la capacità di spegnere completamente la luce proveniente dalla retroilluminazione quando questa non è voluta, permettendo così di ottenere dei rapporti di contrasto più elevati assieme a dei neri più profondi. Da qualche anno hanno fatto la loro comparsa sul mercato anche i monitor con tecnologia OLED. Si tratta di una tecnologia che permette di realizzare display a colori con la capacità di emettere luce propria. A differenza dei display a cristalli liquidi (LCD), i display OLED non richiedono componenti aggiuntivi per essere illuminati (gli schermi a cristalli liquidi vengono illuminati da una fonte di luce esterna), ma producono luce propria. Ciò permette di realizzare pannelli molto sottili, addirittura pieghevoli e arrotolabili e che richiedono minori quantità di energia per funzionare.

Monitor Samsung LC27F390FHUXEN

  • Monitor per PC: Ingressi e connessioni

Altri aspetti fondamentali per un monitor pc che devono essere considerati prima di procedere alla scelta sono il numero e la tipologia di ingressi e/o di uscite presenti. Oggi, infatti, sono diverse le tipologie di connessioni per cui è necessario valutare se avete bisogno di  una porta DVI, una porta HDMI e magari anche una porta DisplayPort. Per quanto riguarda l’HDMI e la DisplayPort, bisogna stare attenti anche alla versione, oltre che all’HDCP, della porta presente sia sul monitor stesso che sulla propria scheda video. Questo perché, tra una versione e l’altra di una porta, possono cambiare davvero tanti aspetti, come ad esempio la risoluzione massima supportata, il data rate massimo, il supporto al Dolby TrueHD e/o al DTS HD, il campionamento audio e la profondità dei colori. Questo, in poche parole, potrebbe portare ad inutili quanto spiacevoli problemi di compatibilità tra monitor, schede video, proiettori, smart TV e via dicendo perciò prima di acquistare un qualsiasi monitor per PC, il nostro consiglio è dunque quello di informarsi il più possibile anche sotto questo punto di vista.

  • Monitor per PC : Tempo di risposta e frequenza di aggiornamento

Questo aspetto interessa particolarmente ad un ristretto gruppo di utenti ad esempio chi gioca con passione ai videogiochi o chi si dedica ad attività come l’editing di video oppure ad attività molto tecniche. Il tempo di risposta si misura in ms (millisecondi) e indica il tempo che impiega il monitor a processare il segnale che gli arriva. Più è alto il tempo di risposta e più avrete problemi in fase di gioco. Questo accade perchè passerà molto tempo da quando darete l’input per una determinata azione a quando questa sarà visualizzata sullo schermo. Fate molta attenzione a questo valore se dovete acquistare un monitor per il gaming. Stessa cosa per la frequenza di aggiornamento; maggiore è la frequenza (si misura in hz) maggiore sarà il numero di volte che l’immagine sarà aggiornata sullo schermo. Questo eviterà effetti di scia e altre problematiche tipiche. Alcune tecnologie sviluppate dai principali produttori di schede video hanno permesso di implementare delle particolari innovazioni per ridurre al minimo queste latenze (ad esempio la tecnologia “FreeSync”).

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